lunedì 30 dicembre 2013

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sabato 12 ottobre 2013

TRA MARE E MONTI DELLE ISOLE DEL QUARNERO (CROAZIA)



Arrivo al porto di Lussino Piccolo

Il 14 settembre alle h. 5,30 una comitiva di persone, ventisei per la precisione, sono partite a bordo di un pullman alla volta di Trieste, poi in Slovenia e infine in Croazia, per raggiungere Brestova, passando per la perla della costa del Quarnero Abbazia, tutta immersa nel verde di tipo mediterraneo. A Brestova imbarco sul traghetto per raggiungere l'isola di Cherso,  intanto il sole sbuca tra le nubi e questo ci rallegra, si attraversa tutta l'isola lungo una strada tortuosa, con fermata a Cherso, capoluogo dell'isola, turisticamente carina, con il porticciolo da diporto con delle belle barche ormeggiate, pulita, con gli edifici ben tenuti e turisticamente frequentata. Raggiungiamo Lussino Piccolo verso le h. 15,00, la temperatura è veramente gradevole, il mare luccica riflettendo il sole del primo pomeriggio, prendiamo possesso delle stanze in un hotel all'interno di una pineta a due passi dal mare. Chi fa un piccolo pisolino, chi va a fare il bagno in mare per smaltire il viaggio. Alle h. 16,30 appuntamento nella hall dell'hotel per raggiungere il molo a piedi e imbarcarci su un vecchio peschereccio per un tour lungo la costa, quale benvenuto da parte dell'hotel,  con cicerone a bordo che ci illustrava ogni ansa, approdo e storia dell'isola. Rientriamo approdando sulla banchina del porto di Lussino Piccolo, un grazioso centro turistico di mare e raggiungiamo a piedi l'hotel attraverso la pineta e il lungo mare, con l'ultimo sole all'orizzonte. Alle h. 20,30 ci si accomoda in sala da pranzo per la cena. La serata termina con una gradevole passeggiata sul lungo mare. L'indomani ci attende l'escursione sul monte Osorscica, ben cinque ore di cammino,  con 600 m. circa di dislivello. Le previsioni non sono delle migliori. Dopo una ricca colazione, raggiungiamo con dei mini bus il luogo di partenza di Nerezine, già lungo il tragitto inizia a piovere, la nostra meta è coperta da minacciosi nuvoloni e piove in lontananza nei bracci di mare tra le isole, ci incamminiamo lo stesso. Il sentiero è reso scivoloso dalla pioggia, si cammina su lastre di pietra, ma non piove, anzi i nuvoli si disperdono, si gode anche un bel panorama man mano che ci alziamo. L'aria è  pregna di umidità, si  trasuda facilmente, il nostro olfatto si riempie di aromi di piante e erbe selvatiche, in particolare la salvia e la maggiorana. Raggiungiamo l'alto crinale dove è situata una antica chiesetta e già i primi raggi di sole trapassano le nubi, regalandoci un belvedere tra mare e cielo. Si raggiunge la cima Sveti Mikul lungo la cresta e poi una lunga discesa fino al paesino di Ossero, fine del trekking. Ora ci attende un delizioso pranzo a base di pesce, d'altrode ci troviamo in un paesino di pescatori. Si rientra riprendendo nuovamente il traghetto che ci porta sull'isola di Veglia e attraversato il grande ponte ad arco si raggiunge la terra ferma sulla costa orientale a sud di Fiume, dando inizio al rientro verso l'Italia.
Il gruppo rientra dal tour
E' stato un bel fine settimana, con plausi da ogni dove per l'organizzazione della gita, in particolare a Milvia che ha voluto farci conoscere una parte della sua terra, la più bella.      
da imbarco a Brestova per isola di Cherso




Porticciolo di Cherso



Ultimo sole sulla costa occidentale di Lussino


Isola di Lussino dal crinale


Il gruppo al rifugio Osorscica
Si rientra a Ossero

venerdì 20 settembre 2013

Piccola Croda Rossa d'Ampezzo (m. 2859)

L'escursione ha inizio nella Valle di Braies da località Ponticello (m. 1510). Siamo in nr. 12 partecipanti, la giornata è fresca in fondovalle 5° C., ma in alto il sole illumina e riscalda le prime propaggini rocciose della imponente Croda Rossa d'Ampezzo. Ci si incammina lungo la strada forestale all'interno del parco naturale di Fanes-Senes-Braies, da subito con impennate ripide. Si passa per il ristoro di Malga Cavallo, tutta messa a nuovo, sembra la casa di "Heidi". E qui facciamo la prima sosta per un caffè, poi ci si incammina lungo la dorsale rotondeggiante che porta alla forcella Cocodain (m. 2332) superando enormi rocce bianche levigate, da lontando davano l'idea di pecore al pascolo. Qui il paesaggio è vasto, il panorama si stende ad Ovest fino alla Varella, Cima IX e X, a Nord le più vicine: Croda del Becco e Cima Senes, a Sud le Cime Fanis e le Tofane e in lontananza il Pelmo, ad Est le nostre Dolomiti: Il gruppo del Popera con in evidenza la Cima 11, il Monte Popera, la Croda  dei Toni e i Tre Scarperi e, una volta raggiunta la cima attraverso una dorsale sassosa, di fronte a noi si elevava l'anticima e la cima della Croda Rossa d'Ampezzo circoscritta da un contraforte rossastro di cime frastagliate. La giornata è tersa e il belvedere è assicurato, la faticosa salita è stata premiata. Ora ci attende un ritorno lungo e non meno faticoso, per i saliscendi che dobbiamo superare. Al termine, l'escursione si è protrata per ben dieci ore, stanchi ma soddisfatti, ancora riscaldati dal tepore del sole.

    

domenica 1 settembre 2013

TRA MARE E MONTI DELLE ISOLE DEL QUARNERO (CROAZIA)


TRA  MARE E MONTI  DELLE ISOLE  DEL QUARNERO (CROAZIA)
LUSSINO (LOSINJ) – MONTE OSORSCICA
14 – 15 settembre 2013

1° giorno
Partenza dal Comelico h. 5,30 in direzione di Trieste e successivamente per statale ex valico di Pese (Pesek in Slovenia) verso Fiume cioè Abbazia  (Opatija)  chiamata anche la Perla del Quarnero.  Proseguimento verso Brestova (30 km) per l’imbarco sul traghetto per l’isola di CHERSO (CRES in croato) una delle maggiori isole del Golfo del Quarnero . Da Brestova in  circa 45 minuti di navigazione si arriva a Porozina.  Si continua per la strada statale isolana verso il capoluogo dell’isola Cres e a Lussino (Losinj). Qui sistemazione in hotel. Nel pomeriggio giro panoramico  in vaporetto  di 2-3 ore nelle splendide acque di Lussino dove si trova la più grande colonia di delfini dell’Adriatico; con un pò di fortuna dovremmo  ammirare i loro giochi in mezzo alle onde.
Ritorno in hotel, cena e pernottamento.

2° giorno (Escursione a piedi)
Prima colazione in hotel. Ore  7,00 partenza verso Nerezine, piccolo paesino di pescatori sull’isola di Lussino. Inizio salita sul monte OSORCICA   (588 m ). Il sentiero ben segnato si snoda in mezzo ad una rigogliosa vegetazione tipicamente mediterranea con un infinità di piante aromatiche il cui profumo ci accompagna lungo tutto il percorso. Prevale il forte profumo della salvia tipica di queste zone. Dopo circa 1 ora e 30 minuti si raggiunge  la cima Sveti Mikul  (San Nicola)  588 m. Il sentiero continua verso nord lungo la cresta con un incomparabile panorama tra mare e cielo,  sembra di camminare sopra le tante isolette che circondano la lunga CHERSO E LUSSINO, ammirando anche la costa istriana che chiude a nord-ovest e la città di Fiume e, proseguendo verso  la costa sud-occidentale con la catena montuosa del VELEBIT  che la sovrasta.
Dopo circa 2 ore si arriva al rifugio OSORCICA  per una breve sosta, quindi si scende in circa ore 1,30  all’antico paesino di OSSERO (OSOR) dove attende il pullman o i nostri mezzi di trasporto.
Alle h. 13,00 pranzo a base di pesce in ristorante a Ossero .
Partenza per il ritorno con variante traghetto Merag – Valbiska, dopo 20 minuti di traghetto si sbarca sull’isola di KRK (Veglia). Proseguendo per strada statale dell’isola si attraversa  il grande ponte ad arco per raggiungere la terra ferma sulla costa orientale a sud di FIUME (Rijeka) e percorrendo la tangenziale sopra Fiume (Rijeka) si rientra verso l’Italia.

TEMPI DI PERCORRENZA: NEREZINE-OSORCICA-OSOR -  CCA  ORE   4,30 – 5,00
         Dislivello + 588 m / - 588 m
         Difficoltà : turistica (T)

Costo della proposta:  100,00 circa a persona

Il prezzo comprende: sistemazione in hotel 4**** a Lussino con trattamento di mezza pensione (cena, pernottamento e colazione),  tassa di soggiorno, giro panoramico in vaporetto, pranzo a base di pesce in ristorante.

Costi aggiuntivi:
- il trasporto in traghetto Brestova-Porozina e Merag-Valbiska :
per automobili < 5 m……….  € 30,00 complessivi    andata/ritorno  +
per persona € 5,00 complessivi  andata e ritorno.
- spese di viaggio auto e pedaggi autostradali o mezzi di trasporto alternativi (pullman).

Il prezzo della mezza pensione in hotel è garantito per un minimo di 25 partecipanti. Nel caso di un numero inferiore il prezzo potrà subire delle piccole  variazioni.
*****
Info utili :
Documenti neccessari per il viaggio – carta d’identità valida per l’espatrio.
Dal 1. Luglio la Croazia fa parte dell’ UE, al valico tra Slovenia e Croazia non ci sono più controlli doganali ma solamente controlli documenti dalla polizia di frontiera (ancora per un periodo ).
La valuta ufficiale è ancora la Kuna, il passaggio all’euro non è immediato.
10,00 euro = 74-75,00 kune

Non serve cambiare i soldi in Italia, ci sono tanti cambio valute lungo la strada all’arrivo.

Per informazioni e prenotazione contattare i soci: Giancarlo Zonta 349.6624627, Ivo Zandonella 334.6546354 e Milvia Medved 333.3206440.

Alla prenotazione si richiede il versamento di € 100,00= da bonificare sul c/c:
IT64K0200861280000101050010 della Sezione CAI Val Comelico o in contanti ad un referente, da farsi entro venerdì 6 settembre p.v..

Raggiunto il quantitativo max di 50 adesioni la prenotazione sarà chiusa.

30 agosto 2013

                                                                                                                      Il direttivo









sabato 10 agosto 2013

Sentiero attrezzato Mazzetta (m. 2347)

Escursione in ambiente dolomitico tra le cime minori del gruppo del Popera: Cima Padola, Croda di Tacco, Punta Anna e Cima Comelico. Ci si avvia dall'abitato di Padola (m. 1218) su segnavia CAI 152 per raggiungere casera Aiarnola, si risale il vallone Giao Giauzel per andare a prendere le balze erbose ripide sotto la Croda di Tacco, fino a giungere nei pressi della f.lla di Tacco (m. 2347) dove ha inizio il tratto attrezzato con corde metalliche, un balzo di 1150 m. di dislivello. Si scavalca la cresta e si scende nel versante occidentale in Val d'Ambata pervenendo al bivacco Gera (m. 2240). L'ambiente attraversato, per i partecipanti la gita, è di notevole bellezza naturale, con ampi spazi vallivi, contornati da pareti e campanili di dolomia pura. Ora ci attende l'ultima salita lungo un sentiero ghiaioso e franoso che ci porterà alla f.lla de  Ambata (m. 2417) e dare inizio al ritorno. Il gruppo composto da ben 18 elementi, si cala ordinatamente lungo il primo canale franoso, viene superato a passi felpati, nonostante l'attenzione qualche sasso rotola creando un pò di panico, ma la compagine ha i nervi saldi. Si affrontano le prime cengette e placche con esposizione di 2° grado............., il gruppo si è dimostrato tenace superando, chi in libera e chi  con l'ausilio di calate su corda doppia, le paretine un pò ostiche, uscendo indenni dal canale, planando nella parte finale su una lingua di neve per la gioia di tutti e giù alla verdeggiante Busa Dal Pintar lasciandoci alle spalle il Vallon de la Sapada e le difficoltà alpinistiche.
L'itinerario è stato molto apprezzato dai partecipanti esterni, se pur faticoso.
Il Comelico da f.lla da Tacco



Sulla ferrata


Relax tra i fiori d'alta quota
Il gruppo a f.lla de Ambata
in discesa dalla f.lla de Ambata
  
Il bivacco Gera  tra Punta Anna e Punta Comelico

venerdì 9 agosto 2013

Giornata del "RICORDO"

Il 28 luglio 2013, a Selvapiana di Comelico Superiore presso il rif. Lunelli (m. 1567) si è tenuto il tradizionale incontro del "Ricordo", con la celebrazione della Santa Messa da parte di don Andrea, parroco della parrocchia di Candide.
Alla cerimonia hanno presenziato gli amici della Sezione CAI di Auronzo di Cadore e dei Gruppi ANA di Casamazzagno e Comelico.
Questa ricorrenza annuale è nata per volontà della famiglia di Osta Emiliano dal 1969 che l'anno prima cadde proprio qui di fronte, dallo spigolo del "Sasso di Selvapiana", all'età di 24 anni. E con l'aggiungersi di altri tragici eventi, si è poi allargata per ricordare tutti quelli che hanno perso la vita in montagna, scalandola o semplicemente frequentandola.
La nostra Sezione continua a ritenere importante sostenere questo evento a commemorazione di tutti i caduti in montagna, a cui si aggiungono anche i caduti della Grande Guerra, che sul gruppo del Popera (Monte Popera, Cima Undici e Passo della Sentinella) e della Croda Rossa scrissero intrepidi eventi.




  

mercoledì 24 luglio 2013

Escursione Monte Pelmo 20 e 21 luglio 2013

L'escursione in titolo ha subito una variazione nell'itinerario per impraticabilità della salita del "Valon" che porta alla cima del Monte Pelmo a  causa della molta neve depositata all'interno dello stesso vallone e per lo stato di pericolo durante la discesa.
I partecipanti, una ventina di unità, che già da qualche mese avevano prenotato la cuccetta al rifugio Venezia, non si sono persi d'animo anche se c'è stato qualche abbandono per il cambio di percorso.
La tempestivita di Ivo nel riformulare l'escursione, da prevalentemente alpinistica ad alpinistico-culturale!!, ha permesso di trascorrere un bellissimo fine settimana sui clinali del Monte Pelmo, percorsi da Est ad Ovest il primo giorno visitando le orme dei dinosauri  e da Est a N.O. il secondo giorno, arrivando fino al sito del ritrovamento dell'uomo di Mondeval. Un ringraziamento va alla gestione del rif. Venezia che ci ha regalato una serata culinaria perfetta, dai cui finestroni si poteva godere uno scenario incantevole che via via andava a modificarsi con il calare della sera, il tutto un vero sollievo dopo 7 ore di cammino sotto il solleone  e continui saliscendi. Un temporale notturno ha interrotto il sonno e i sogni!!, ma al mattino alla partenza il sole faceva capolino dal Monte Antelao, anticipandoci una bella giornata.
Il secondo giorno ci impegnerà per oltre 9 ore..........




versante Sud



le orme dei dinosauri!!


Rifugio Venezia e Sorapis





salendo alla forcella Val d'Arcia
 
in forcella Val d'Arcia

versante Nord

Rifugio Città di Fiume
Mondeval da forcella Ambrizzola

mercoledì 15 maggio 2013

Sentiero 164 franato

Attenzione il sentiero numero 164 dal Passo di Sant'Antonio al Rifugio Lunelli è franato nell'attraversamento delle piste da sci di Padola, il punto esatto delle frane è segnato nella mappa cliccando il link qui sotto - cliccando poi su "workout overview"

http://www.sports-tracker.com/#/workout/lorenz347/vjk4qckpe3n1k8fe



il segnavia presente è stato spostato un poco più a valle per indicare il passaggio obbligato tra le 2 strade di servizio delle piste da sci


venerdì 3 maggio 2013

Avviso per il corpo sociale


Per l'uscita in programma il 21/22 luglio 2013 - Monte Pelmo, chi è interessato a parteciparvi con il pernottamento al rifugio Venezia, è pregato di far presente la propria partecipazione contattando telefonicamente gli accompagnatori: Ivo Zandonella 334.6546354 e/o Giancarlo Zonta 349.6624627 entro e non oltre il 29 maggio p.v., previa consegna di € 15,00, a titolo di prenotazione per cena e pernottamento al rifugio Venezia.


                                                                              Il Direttivo




domenica 28 aprile 2013

Programma escursioni 2013

Il programma delle escursioni estive 2013 della sezione Cai Val Comelico è visibile online e scaricabile in formato Pdf all'indirizzo qui sotto


ivi sono elencate tutte le gite e le attività varie, ad esclusione dell'alpinismo giovanile.

Vi ricordo che c'è ancora molta neve in valle e che la manutenzione dei sentieri prosegue anche d'inverno come testimoniato sul sentiero 148 verso il Monte Spina


martedì 12 marzo 2013

SET DA FERRATA CON CRITICITA'

Si riporta una news molto importante emessa dal CAI Centrale sulla necessità di sostituire i set da ferrata commercilizzati dalle ditte: Salewa, Mammut e Eldelride riferiti ai modelli di cui all'unito allegato.
I possessori dei predetti set sono pregati di prendere contatti con la Sezione o direttamente con il negozio venditore.

Il Centro Studi Materiali e Tecniche del CAI comunica che è stato disposto il secondo richiamo nel giro di sei mesi di alcuni set da via ferrata. Controlla, nel comunicato stampa dell'UIAA, i marchi e i modelli sui quali sono stati riscontrati problemi di sicurezza

Un gruppo di produttori ha emesso un richiamo di alcuni set da ferrata secondo quanto stabilito in una riunione della Commissione Sicurezza dell’UIAA (Unione Internazionale Associazioni Alpinistiche) tenutasi a Monaco di Baviera il 6 febbraio scorso.

A seguito di un approfondito programma di prove eseguito su set da ferrata usati o invecchiati con dissipatore "a corda", l’industria manifatturiera del settore ha riscontrato, per alcuni di questi, la possibilità di cedimento in caso di caduta.

Le prove hanno mostrato la possibilità di un incremento della forza di arresto in caso di caduta e anche la possibilità di un indebolimento strutturale delle fettucce che possono portare alla rottura del set da ferrata.
Questo può portare a ferite gravi e anche fatali.

Il livello di rischio è legato al modello specifico in uso. Pertanto chi fosse in possesso di un qualsiasi tipo di set da ferrata con dissipatore “a corda”, dovrebbe analizzare attentamente le informazioni fornite dal costruttore dell’attrezzo.

Questo richiamo è il secondo allarme sui set da ferrata negli ultimi sei mesi.
C’era già stato un primo allarme emesso dall’UIAA il 13 settembre 2012. Questo aveva fatto seguito a un incidente mortale accaduto il 5 agosto 2012 su una via ferrata nei pressi di Walchsee (Tirolo-Austria) dove un arrampicatore cadde per diversi metri causando la rottura di entrambe le fettucce del set da ferrata (EAS).

Modifiche allo standard UIAA 128 relativo al set da ferrata sono state ora proposte e saranno oggetto di discussione e approvazione al prossimo meeting della Commissione Sicurezza UIAA nel maggio 2013.
Il Centro Studi Materiale e Tecniche del CAI raccomanda di controllare i modelli che è assolutamente sconsigliato usare

Verifica nel comunicato emesso dall'UIAA (25 febbraio 2013) tutti i modelli affetti da criticità.

Nel comunicato si trovano anche i set da ferrata elastici sottoposti a richamo nell'agosto/settembre 2012.
Per altre informazioni specifiche e per le modalità di sostituzione/revisione dei vari modelli, contattare l'azienda produttrice.

sabato 9 marzo 2013

ATTIVITA' INVERNALE 2013

Un nutrito gruppetto di soci, in maggioranza al femminile, hanno dato vita ad alcune uscite su neve con ciaspole e/o sci. Escursioni organizzate dal nostro Ivo Zandonella. Incontri che hanno dato seguito alle escursioni dell'estate e dell' autunno scorso a rinsaldare quell'amicizia che ci lega e ci distingue all'interno del nostro gruppo, non solo nell'esercizio fisico, ma anche seduti comodamente ad un tavolo dopo l'escursione ad assaporare un piatto fumante, scambiandoci considerazioni ed emozioni sull'uscita e programmandone altre.



- 4 gennaio, attraversata Costa della Spina - Alta Val Padola, affrontando il primo "wind chill" della stagione, da Casamazzagno località S.Leonardo, con salita finale al Col Quaternà. Eravamo tutti intirizziti dal freddo, ma una volta lasciata la cresta per rientrare verso le casere Rinfreddo e Coltrondo, il tepore del sole ci ha sollevati moralmente e dopo h. 6,30 di interotto cammino ci  siamo rifocilati nell'agriturismo di quest'ultima casera, tutti soddisfatti dell'itinerario appena concluso. Giungendo alle auto per il definitivo rientro oramai nella penombra della sera, scendendo lungo la Val S.Valentino.
gruppo del Popera
Lungo la Cresta della Spina

I più tenaci sul Col Quaternà 

 
5 gennaio: salita in notturna al Col Curiè da località Valle, godendoci il tramonto verso i Brentoni e sulle Marmarole più meridionali, risalendo il Colle dal versante N.O. alla luce delle pile frontali, sopportando forti follate di vento miste a neve ghiacciata che ci sferzava il volto, impossibile soffermarci sulla cima, il tempo di qualche foto ed ammirare le luci dei paesi di fondo valle.



 

3 marzo: escursione sul Monte Santo di Lussari, in Friuli, senz'altro in una delle giornate più belle della stagione invernale. Ben 31 appassionati, chi con le ciaspe e chi con gli sci, hanno risalito i circa 900 m. di  dislivello lungo il "sentiero del pellegrino" terminando al santuario di Lussari, posto su una delle cime del monte e dalle poche strutture ricettive che danno vita ad un borgo e dopo un'abbondante nevicata il luogo ha assunto un'atmosfera fiabesca.