mercoledì 7 maggio 2014

ESCURSIONI DELLA SETTIMANA NAZIONALE IN VAL COMELICO

Il 29 giugno 2014 - COSTA DELLA SPINA

L'attraversata segue per gran parte la linea di cresta della Spina, da prima toccando il Monte Spina 1967 m., il Col Rosson 2305 m., il Col della Crodata 2310 m. ed infine la sella del Quaternà 2379 m. con la salita al Col Quaternà 2503 m., le cui rocce dalle caratteristiche laviche testimoniano che il Quaternà è quanto resta di un vulcano. La Costa della Spina e il Col Quaternà sono stati dei veri capisaldi italiani durante la 1^ Guerra Mondiale e sul terreno sono ancora evidenti tracce di trincee, camminamenti e postazioni. Ora si dà inizio al ritorno lungo i sentieri CAI n. 173 e n. 149 per giungere alle casere Rinfreddo e Coltrondo, percorrendo una comoda carrareccia, per poi proseguire in direzione di Passo Monte Croce Comelico, passando in prossimità del lago dei Rospi a 1726 m..
L'ambiente che si attraversa è un alpeggio d'alta quota, disseminato di piccoli laghetti naturali. Il percorso molto aereo ci offre un panorama a 360°, a occidente scorre la catena dolomitica del gruppo del Popera, dall'effimera Cima Aiarnola, alle più note Croda da Campo, Croda da Tacco, Cima Padola, Punta Anna, Cima Ambata, Cima Bagni, Campanili di Popera, Cima Popera e al poderoso Monte Popera, Cima Undici, terminando con la Croda Rossa di Sesto (versante comelicese). Oltre si possono ammirare il gruppo Tre Scarperi e la Croda dei Baranci di San Candido. A oriente, sul versante della Val Digon, corre la Cresta Carnica di confine con l'Austria, con i gruppi rocciosi del Cavallino, della Pitturina, del Palombino e della Crode dei Longerin. A sud il Comelico viene chiuso dai gruppi montuosi delle Terze e dei Brentoni.
Partenza/Arrivo: Casamazzagno loc. San Leonardo - Passo Monte Croce Comelico
Tempo percorrenza: ore 7.00 circa
Dislivello: + 1200 m.
Difficoltà: E
Accompagnatore: AE Giancarlo Zonta
Ritrovo: fermata autobus di Dosoledo ore 8.00


Il 3 luglio 2014 - CRODE DEI LONGERIN

Dalla forcella Zovo parte un interessante sentiero che dopo un salto di roccia conduce ad una piccola valletta, meta di alpeggio estivo di manze. La valle che inizialmente è stretta si apre a ventaglio offrendo una spettacolare visione alle crode dei Longerin. Fino ai primi del 1900 vi erano qui diversi "Cadon", piccoli ricoveri di pastori che salivano nel periodo estivo a falciare quel poco di erba che poteva offrire l'altitudine del luogo. A forcella Longerin 2044 m. ci si immette su segnavia CAI n. 195 per raggiungere la Cima Sud dei Longerin 2523 m.. Oltre alla panoramica sulla Val Visdende con il Monte Peralba al centro della corona di montagne, si possono ammirare il Monte Schiaron, il Monte Palombino, il Monte Rinaldo e in lontananza il gruppo del Popera, delle Marmarole, degli Spalti di Toro e qui molte altre montagne fanno da cornice al paesaggio. La discesa si effettua per la stessa via  di salita fino all'inizio dell'anfiteatro dove per sentiero CAI n. 169 si scende nella Val di Londo passando per l'omonima malga e per strada forestale si arriva al bivio Ciadon.
La Val Vissada per la sua posizione, durante il primo conflitto mondiale ospitava numerosi baraccamenti e movimenti di truppe. Lungo la via di salita a perenne ricordo ne è testimone una lapide dove nella primavera
del 1917 venivano sepolti numerosi soldati periti sotto un'immensa valanga.
Partenza/Arrivo: rifugio forcella Zovo 1602 m- Bivio Ciadon
Tempo di percorrenza: 5 - 6 ore
Dislivello: + 930 m.
Difficoltà: EE
Accompagnatore: AE Ivo Zandonella
Ritrovo: fermata autobus a S.Stefano di Cadore ore 7.30


Il 4 luglio 2014 - CRESTON POPERA

Dal rifugio Lunelli si sale la strada militare fino a forcella Pian della Biscia 1942 m., attraversando inizialmente una zona boschiva e successivamente prativa, quindi ci si immette sul segnavia CAI n. 124 che attraversa verso ovest una breve mugheta, per poi tagliare diagonalmente su cengia rocciosa la base del Creston Popera. Risalito un erto canale si perviene all'ex rifugio Olivo Sala 2049 m., già comando militare in Vallon Popera durante la Grande Guerra.
Nei pressi del manufatto c'è un belvedere osservatorio, sul versante del Vallon Popera che si apre ad anfiteatro, dal quale si possono ammirare le cime principali del gruppo del Popera che furono teatro di combattimenti durante il primo conflitto mondiale: il Monte Popera, la Cima Undici, il Passo della Sentinella e la Croda Rossa e via via: forcelle, torrioni e torri presidiate dai militari in guerra.
Ora si risale il Creston Popera lungo itinerari dei soldati italiani, incontrando trincee, camminamenti, postazioni e gallerie di avvistamento in parte riattate per giungere alla Croda Sora i Colesei 2371 m., il punto più alto /dell'escursione, con una vista sulle esuberanti foreste e pascoli della Val Padola e sulla Val Pusteria. Da qui si scende nell'attigua forcella Popera per poi discendere all'interno del Vallon Popera e raggiungerne il centro, dove nevi perenni alimentano il laghetto Popera a quota 2142 m.. Si scende il vallone su segnavia CAI n. 101 fino al rifugio A. Berti e a Selvapiana, ritornando al rifugio Lunelli.
Partenza/Arrivo: Selvapiana - Rif. I.Lunelli 1568 m.
Tempo di percorrenza: 5.00 ore
Dislivello: +850 m.
Difficoltà: EE 
Accompagnatore: AE Giancarlo Zonta
Ritrovo: fermata autobus in piazza a Padola ore 8.00


Per informazioni sugli itinerari contattare direttamente gli accompagnatori: Giancarlo Zonta 349.6624627 e Ivo Zandonella 334.6546354 o per email all'indirizzo: caicomelico@tiscali.it, g.zonta1@tin.it e ivo.zandonella@libero.it


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